Poco più di una settimana per una full immersion gastronomica tra due terre con un grandissimo patrimonio, dove se posso torno ogni anno. Puglia e Sicilia, Palermo, Bari e dintorni, ho girato e assaggiato tutto ciò che ho potuto, a sensazione, a gusto, ma anche guidato e accompagnato da amici e colleghi. Ecco alcuni posti imperdibili

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Appena giungo a Palermo sono le circa le 15, un caldo abbastanza feroce. Praticamente lancio in stanza il bagaglio e mi catapulto ad agguantare un panino tra i migliori con panelle e crocchè (o cazzilli) alla Panineria-friggitoria Chiluzzo, in Piazza della Kalsa. Si tratta di un ritorno, ero già stato durante un altro viaggio a fare un carico di specialità in questo chiosco dove distribuiscono calorie a palate. Naturalmente si trova ogni tipo di pezzo della gastronomia sicula e a prezzi commoventi: panelle e crocchè in mezzo ad un panozzo al sesamo sono 1,50 euro! Arancine fritte al momento, caponate, primi piatti e fritture varie, non manca nulla. Inoltre è un luogo frequentato in primis dai palermitani, perciò decisamente una garanzia, non ve lo perdete.

Il Bar Touring è famoso a Palermo per l’arancina bomba, ovviamente dalle pantagrueliche dimensioni. In passato andai alla sede di Mondello ma non in quella storica di Via Lincoln, dove pare sia di gran lunga migliore e sto giro non ho perso un secondo per ghermirne una, anche perchè ho alloggiato praticamente a poche decine di metri. E che facevo!? Diversi gusti, dalla classica, al burro, al pistacchio, 1,80 euro di fritta bontà. Io resto sul classico ed è uno spettacolo! Dalla cottura del riso, al ragù bello saporito e la panatura impeccabile. E’ veramente tra i più buoni di Palermo, fatevi sta bomba che ne vale davvero la pena, garantisce zio Habemus!

Un’altra tappa dove mi reco per un po’ di cucina tipica è l’Osteria Mangia e Bevi, in pieno centro al Largo Cavalieri di Malta. Passando gran parte delle giornate a mangiare, giungo qui una sera per cena e l’appetito scarseggia, infatti ordino solo una pasta con le sarde di cui ho una gran voglia! C’è un ampio dehor, io sto all’interno che è più fresco e piacevole, muri in pietra, tavoli in legno e oggetti antichi appesi alle pareti. Il servizio solerte e preparato, il mio bucatino chi sardi non si fa attendere molto. si presenta abbondante e molto ben condito: naturalmente sarde, uvetta, pinoli, finocchietto e pioggia di muddica atturrata, la sostanza! Primi da 8/9 euro, vedo passare tante altre belle cose, sicuramente tornerò. Passateci perchè merita.

Mi concedo anche un po’ di mare e punto verso Mondello, dove a fine giornata vado dritto per dritto da Poldo 2, ristorante-pizzeria-hamburgeria di tutto rispetto. Non il classico locale per turisti che vuol fare qualsiasi cosa, ma roba di gran qualità e i ragazzi sono organizzatissimi e impeccabili su tutto. Vado sul pesce e scelgo un antipasto misto con polpette di sarde, sarde a beccafico, caponatina di pesce spada e spatola in agrodolce, tutto meraviglioso! Ma il pezzo forte è lo spaghetto con ricci e gamberi rossi che mi schianta solo alla vista. Un buon etto e mezzo di pasta con una svalangata di polpa di ricci da svenire, insieme ai rossi di Mazara ho il mare in bocca, volo via! Chiudo con semifreddo al pistacchio bagnato al momento da una colata di cioccolato caldo, invero strepitoso. Andate da Poldo 2 a Mondello perchè c’è roba davvero seria.

Per lo streetfood autentico palermitano da non dimenticare è il pani ca meusa (pane con la milza), che vado a testare da Pani ca meusa Porta Carbone. Conoscete questa specialità, giusto? Mi faccio una mezza mafalda al sesamo con milza e polmone bolliti e poi soffritti nella sugna! Suvvia, che sarà mai? Naturalmente la versione “maritata” con caciocavallo grattugiato in aggiunta e va via che è una bellezza! È senz’altro qualcosa di molto particolare, come le stigghiole, questi cibi o piacciono o non piacciono, non c’è una via di mezzo. Se amate questo panino in Porta Carbone un saltino va fatto a mio avviso, i prezzi come potete immaginare sono bassissimi.

In questo tour c’è spazio anche per dell’ottima carne a Palermo, infatti insieme a Martina del blog “Unpizzicodisalerosso” che conosco di persona proprio per l’occasione si va a provare Barresi Steakhouse in via Isidoro la Lumia, dove si griglia senza un domani!

Andiamo di Aberdeen Angus e Scottona siciliana, che sono dei capolavori per sapore e cottura, anche se la ciccia locale ha qualcosa di più secondo me, davvero squisita! Non mancano dei “mangia e bevi” in apertura, che sono degli involtini tipicamente siciliani con scalogno avvolto nella pancetta e non ve lo sto a dire, vanno via come patatine. Il tutto bagnato da un buon vino rosso che ci arricria a dovere. Un locale piacevole con personale estremamente gentile e sorridente, per la ciccia a Palermo tutti i carnivori sono avvisati.

Secondo voi mi dimenticavo di un cannolo cosi? Seh, figuriamoci! Tra un boccone e l’altro, quattro passi e due ig stories, passo da Antico Caffè Spinnato dove la fama del più tipico dolce siculo è di un certo pregio. Infatti la fila al banco è sempre importante, ma non temete, smaltisce presto. Vale la pena accaparrarsi uno di sti cannoli che escono a nastro dal laboratorio, belli carichi di ricotta e cialda solida e compatta, ci sono anche con crema di pistacchio. Spinnato è una garanzia, provatelo.

Altro indirizzo storico del cibo da strada dove sono riuscito a recarmi per la prima volta è nni Franco u vastiddaru, che avevo sempre trovato chiuso durante le mie visite palermitane in passato. Qualche tavolino all’aperto e un bancone dove esce di tutto: panini, primi patti, pani ca meusa, arancine, pane e panelle e tutto il repertorio. Io provo una porzione mista di panelle e crocchè al piatto, per 2,50 euro! Se non sei un mangiatore seriale ti fai già un pasto notevole, per me si tratta di un antipasto. Nulla da dire, frittura ok, asciutta e croccante, sapore e le porzioni sono di quelle serie, mica si scherza. Prezzi davvero irrisori, segnatevelo!

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Altri locali che ho provato in passato e che consiglio vivamente a Palermo sono Ferro di Cavallo, Brioscià, Basile, Tondo pizzeria, Antica Focacceria San Francesco, Ke palle, Bisso bistrot

E voi avete già provato alcuni di questi ristoranti o ce n’è uno in particolare che vi incuriosisce? Fatemelo sapere commentando sotto l’articolo oppure condividendo le vostre ig stories e utilizzando l’hastag #habemusfame!

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